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Blog di viaggi di Opodo
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Tra tutti i Patrimoni dell’Umanità selezionati dall’UNESCO, ce ne sono alcuni particolarmente delicati e bisognosi di un’attenzione speciale, perchè minacciati da una serie di fattori di rischio: l’urbanizzazione selvaggia, lo sfruttamento delle risorse, la desertificazione, le calamità naturali, le guerre…In totale, i siti classificati in questa categoria sono 44, dei quali 18 sono stati aggiunti negli ultimi 3 anni, tra il 2010 e il 2013.

Ecco, per ognuno di essi, una piccola descrizione e un’immagine, per conoscere più da vicino questi splendidi luoghi che dovremmo tutti impegnarci a proteggere, prima che sia troppo tardi.

  • Cattedrale di Bagrati e Monastero di Gelati (2010)- Georgia

    Bagrati

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    Chiamata con il nome del primo Re della Georgia unita, Bagrat III, questa Cattedrale fu portata a termine all’inizio del secolo XI. E’ sopravvissuta alla distruzione da parte dei turchi nel 1691 e ora le sue rovine si stagliano nel centro di Kutaisi. Il monastero di Gelati ha spledidi mosaici e pitture murali; insieme i due edifici rappresentano la migliore eredità dell’architettura medievale georgiana.

    Da cosa è minacciato: la Cattedrale si trova in uno stato di perenne degrado, nonostante sia visitata ogni anno da migliaia di pellegrini.

  • Riserva della Biosfera del Río Plátano (2011) – Honduras

    rio platano

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    Sulle rive del Río Plátano si estende questa riserva, una delle poche aree protette fluviale dell’America Centrale. Questa bella zona è l’habitat di una grande varietà di specie animali e vegetali e di oltre 2000 indigeni che continuano a vivere secondo il loro tradizionale stile di vita.

    Da cosa è minacciato: dall’espansione dell’agricoltura, da un esagerato sfruttamento delle risorse, da un’amministrazione poco attenta all’aspetto ambientale.

  • Foresta pluviale tropicale di Sumatra (2011) – Indonesia

    foresta sumatra

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    I 2.5 milioni di ettari di superficie della foresta tropicale di Sumatra comprendono 3 parchi nazionali: il Gunung Leuser National Park, il Seblat National Park e il Bukit Barisan Selatan National Park e sono una destinazione meravigliosa, con i suoi laghi, cascate, grotte, vulcani. Ma la cosa più importante è che si tratta del più importante scrigno di biodiversità del mondo, che comprende anche molte specie minacciate d’estinzione (come l”orango tango di Sumatra).

    Da cosa è minacciato: dalla deforestazione, che ha già privato del suo prezioso habitat la tigre di Sumatra, oggi sulla via dell’estinzione.

  • Foresta Pluviale dell’Atsinanana (2010) – Madagascar

    atsinanana

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    La foresta pluviale dell’Atsinanana, formata da sei parchi nazionali nella parte orientale dell’isola, è un ecosistema di vitale importanza per garantire la sopravvivenza della ricchissima biodiversità del Madagascar. Qui infatti, molte specie (come i primati e i lemuri) sono prosperate a lungo al riparo dalle aggressioni esterne, condizione ora in pericolo.

    Da cosa è minacciato: continui disboscamenti in alcuni dei parchi che fanno parte della foresta e il commercio illegale di legni pregiati provenienti dal Madagascar.

  • Timbuktu (2012) – Mali

    timbuktu

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    Nel XV e XVI secolo, Timbuktu era un importantissimo centro intellettuale e spirituale, punto di riferimento per l’insegnamento dell’Islam in tutta l’Africa attraverso le sue madrasas, scuole coraniche. Le tre imponenti moschee sono la prova dello spledore passato della città, ma sono oggi minacciate dalla desertificazione in atto nell’area.

    Da cosa è minacciato: danni causati dai raid delle milizie integraliste islamiche e dalla guerra civile in corso nel paese.

  • Tomba di Askia (2012) – Mali

    tomba askia

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    Un’incredibile struttura piramidale costruita da Askia Mohamed (imperatore di Songhai) nel 1495, nell’antica capitale Gao. La tomba testimonia la ricchezza dell’impero che qui fiorì tra il XV e il XVI secolo, ed è anche un esempio delle tradizionali costruzioni di fango tipiche del Sahel occidentale africano.

    Da cosa è minacciato: violenze in atto nella regione.

  • Luogo di nascita di Gesù: Chiesa della Natività e rotta del pellegrinaggio, Betlemme (2012) – Palestina

    chiesa nativita

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    Tappa obbligata per i pellegrini che visitano la Terra Santa, la Basilica della Natività sorge nel luogo dove si pensa sia avvenuta la nascita di Gesù. Ricostruita più volte negli anni, è uno dei luoghi più importanti per i cristiani e tra le ciese più antiche del mondo, per questo necessita di continui lavori di manutenzione.

    Da cosa è minacciato: conflitti tra Israele e Palestina e degrado dell’edificio.

  • Fortificazioni nella parte caraibica di Panama: Portobelo-San Lorenzo (2012) – Panama

    fortificazioni Panama

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    Magnifici esempi dell’architettura militare del XVII e XVIII secolo, questi forti affacciati sulla costa caraibica dello stato di Panama fanno parte del sistema di difesa costruito dagli spagnoli per proteggere i possedimenti transatlantici.

    Da cosa è minacciato: cattiva gestione da parte delle autorità locali.

  • East Rennell

    East Rennell

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    East Rennell, territorio di Rennell Island (l’isola più meridionale dell’arcipelago delle Solomon nel Pacifico occidentale), è il più grande atollo di corallo emerso del mondo, con una lunghezza di 86 km e una larghezza di 15. Nel grande lago sull’isolotto, chiamato Tegano, vivono molte specie endemiche, mentre il resto della superficie dell’isola è coperto da una fitta foresta. Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per gli studi scientifici!

    Da cosa è minacciato: soprattutto dal disboscamento.

  • Antica città di Aleppo (2013) – Siria

    Aleppo

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    Posta sul crocevia di numerose rotte commerciali a partire dal secondo millennio a.C., Aleppo è stata conquistata prima dagli Ittiti, poi dagli Assiri, Arabi, Mongoli, Mamelucchi e infine dagli Ottomani. La cittadella del XIII secolo, la Grande Moschea e le varie madrasse, caravanserrai e hamman contribuiscono a conferire un fascino speciale a questa affascinante città.

    Da cosa è minacciato: negli ultimi 2 anni, la città vecchia di Aleppo ha subito una distruzione brutale; la situazione è aggravata anche dal traffico illegale di reperti nel paese.

  • Antica città di Bosra (2013) – Siria

    Bosra

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    Bosra, un tempo capitale della provincia romana d’Arabia, fu un importante punto di sosta lungo l’antica rotta verso la Mecca. Qui si possono ammirare un magnifico teatro romano del secondo secolo, rovine cristiane e alcune moschee.

    Da cosa è minacciato: battaglie e condizioni di sicurezza deteriorate, che hanno portato a danni e saccheggi nella zona.

  • Antica città di Damasco (2013) – Siria

    Damasco

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    Fondata nel III millennio a.C., Damasco è una delle città più antiche del Medio Oriente. Nel Medioevo era il centro della fiorente industria dell’artigianato, specializzata in spade e pizzi. In città sono conservati 125 monumenti di differenti periodi storici, tra cui la spettacolare Grande Moschea di Umayyads, costruita sulla superficie di un antico santuario assiro.

    Da cosa è minacciato: guerra nel paese

  • Antichi villaggi del Nord della Siria (2013) – Siria

    villaggi siria

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    Questi circa 40 villaggi raggruppati in 8 parchi nella zona nord occidentale della Siria sono un’importante testimonianza della vita rurale nel periodo Bizantino. Abbandonati tra il VIII e il X secolo, i villaggi sono straordinariamente ben conservati e aprono una finestra sul modo di vivere durante la transizione dall’antico mondo pagano dell’Impero romano alla cristianità bizantina. Qui è possibile conoscere più a fondo le evolute tecniche idrauliche, protettive e agricole usate dagli antichi abitanti.

    Da cosa è minacciato: guerra nel paese

  • Crac des Chevaliers e Qal’at Salah El-Din (2013) – Siria

    crac des chevaliers

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    Questi due castelli rappresentano i più significativi esempi dello scambio di influenze e dell’evoluzione dell’architettura fortificata nel Vicino Oriente durante l’epoca delle Crociate (XI/XIII secolo). Si tratta di costruzioni estremamente importanti sia per qualità tecnica che per la stratificazione storica.

    Da cosa è minacciato: guerra nel paese

  • Sito di Palmyra (2013) – Siria

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    Un oasi nel deserto siriano, a nord-est di Damasco, Palmirya conserva le rovine monumentali di una grande città che fu uno dei più importanti centri culturali del mondo antico. Dal I al II secolo, l’arte e l’architettura di Palmyra, trovandosi al crocevia di diverse civilizzazioni, fusero tecniche greco-romane con tradizioni locali di influenza persiana.

    Da cosa è minacciato: guerra nel paese

  • Tombe dei Re Buganda a Kasubi (2010) – Uganda

    tombe buganda

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    Le tombe dei Re Buganda a Kasubi fanno parte di un grande sito agricolo nel distretto di Kampala. Sulla cima della collina si trova il palazzo dei Kabaks di Buganda, costruito nel 1882 e convertito in terra di sepoltura regale nel 1884. Quattro tombe reali si trovano ora nel palazzo Muzibu Azaala Mpanga, la costruzione principale. Oltre ad essere un importante esempio di realizzazione architettonica con materiali organici come legno, paglia, canne e fango, la bellezza del luogo sta soprattutto nei suoi valori intangibili di spiritualità, identità e continuità.

    Da cosa è minacciato: conseguenze di un incendio scoppiato nel 2011 e di una cattiva gestione locale.

  • Liverpool – città marittima mercantile (2012) – UK

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    Sei aree del centro storico e la zona portuale della città mercantile di Liverpool testimoniano lo sviluppo di uno dei più importanti centri commerciali del mondo nel XIIX e XIX secolo. Liverpool ha giocato un importante ruolo nella crescita dell’impero britannico ed è stato un porto da cui partivano moltitudini di persone, come gli schiavi e gli emigranti diretti dall’Europa del Nord all’America. Una città pioniera in fatto di moderne tecnologie portuali che conserva molti edifici commerciali, civili e pubblici.

    Da cosa è minacciato: possibilità di avvio di un progetto di risanamento dell’area, che metterebbe in pericolo gli storici moli.

  • Parco Nazionale delle Everglades (2010) – USA

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    Questo sito sulla punta meridionale della Florida è stato chiamato “un fiume di erba che scorre impercettibilmente dall’entroterra al mare”. L’eccezionale varietà del suo ecosistema marino ne ha fatto l’habita d’elezione per moltissimi uccelli e rettili, così come per le sue specie minacciate, come il lamantino.

    Da cosa è minacciato: deterioramento della qualità delle acque delle paludi causato dalle attività agricole.

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