Oggi ospitiamo il primo guest post della collaborazione tra il blog di viaggi Opodo e il blog Auri’s Passions; Aurora ci parla dell’affascinante Isola di Skye, in Scozia.
Si dice che l’isola di Skye sia il paradiso dei fotografi; dopo esserci stata due volte e programmando già una terza visita non posso che confermare. Parte delle Ebridi interne – il gruppetto di isole che si trova a Ovest della costa scozzese – Skye è la più grande delle isole scozzesi. In gaelico il suo nome significa “isola delle nuvole”, un chiaro riferimento alla bruma che spesso avvolge la cima delle Cuillins Hills. Se siete amanti di arrampicate, escursionismo e kayak di mare Skye è decisamente il posto che fa per voi; ma anche chi è più portato per un turismo slow che lo porti a contatto diretto con le espressioni più selvagge della natura troverà in Skye la propria meta ideale.
Frastagliate montagne di origine vulcanica, vellutate brughiere ricoperte di erica, loch scintillanti dai cangianti riflessi, maestose scogliere a picco sul mare sono solo alcune delle attrattive paesaggistiche dell’isola. Per avere un assaggio della straordinaria bellezza di Skye vi consiglio di pianificare un itinerario di almeno due giorni: la vostra “base” potrebbe essere Portree, il capoluogo dell’isola dal caratteristico porticciolo costeggiato da case colorate; da qui potreste spostarvi a piacere alla scoperta degli angoli più remoti – e anche meno frequentati – di Skye.
A nord di Portree si estende la penisola di Trotternish, che offre incantevoli scorci su panorami di incomparabile bellezza. I principali punti di interesse sono l’Old Man of Storr, un pinnacolo di basalto alto 50 metri; il Kilt Rock view point, una rupe di basalto dalle nervature verticali simili alle pieghe di un kilt da cui sgorga una cascata alta oltre 100 metri; il maestoso complesso basaltico del Quiraing, che dall’alto domina incontrastato la baia di Staffin. Spingendovi ancora più a nord, a Kilmuir potrete visitare lo Skye Museum of Island life, che ripropone in piccoli cottage dal tetto di paglia uno scorcio di vita sull’isola tra il XVII e il XIX secolo.
Spostandovi a ovest di Portree, invece, dirigetevi verso Dunvegan per visitare il castello che fu sede del capo del clan dei Mac Donald; oltre alla visita all’interno del palazzo, concedetevi una passeggiata attraverso i giardini del castello. Poco più a nord di Dunvegan, meritano una sosta le Coral beaches: bianche spiagge coralline che offrono uno spettacolo forse inusuale per il territorio scozzese ma di innegabile fascino. Spingendovi a ovest, invece, all’estremità della penisola di Waternstein vi attendono le imponenti scogliere di Waternstein Head e il faro di Neist Point, un’oasi di pace da cui godere di un’ottima veduta sulle Ebridi esterne.
L’isola di Skye si raggiunge comodamente dalla terraferma scozzese, attraverso lo Skye Bridge che dal 1995 collega Kyle of Lochalsh a Kyleakin. Un avvertimento prima di mettervi alla guida verso Skye: la maggior parte delle strade che consentono di raggiungere i punti più remoti del’isola sono a un’unica corsia, ma non vi preoccupate perché ad agevolare i turisti ci sono frequenti piazzole di sosta.
Aurora, romagnola D.O.C., per diversi anni ha accolto i turisti in riviera. Da qualche tempo la turista è lei, con un approccio di genuina curiosità verso qualunque meta a lei sconosciuta, in Italia e all’estero, e una vera predilezione per la Scozia. L’aggettivo perfetto per il suo viaggio? Enogastronomico.
La Scozia! Il paese che amo più al mondo! Paesaggi incontaminati di una bellezza pura, struggente ed austera e poi la storia, le tradizioni! L’isola di Skye è un vero gioiello e merita senz’altro molto di più della rapida visita di un giorno che la maggior parte dei turisti le riservano… C’è davvero tanto da vedere e, mi raccomando, non dimenticate una capatina all’unica distilleria dell’isola, la mitica TALISKER, che produce un SINGLE MALT di carattere, dagli accenti marini e torbati… Intenso e indimenticabile, proprio come l’isola di SKYE!
Grazie per i tuoi suggerimenti Ilaria!
Non c’è di che! Io tornerò per qualche giorno sull’isola di Skye in ottobre… Non vedo l’ora! E se il cielo mi assiste, vorrei raggiungere in barca l’inaccessibile e misterioso Loch Coruisk, una delle ultime vere “wilderness” d’Europa! Calcolando il clima a dir poco imprevedibile e la stagione, comincio fin d’ora a incrociare le dita!!!